Un atto vandalico ha colpito nelle scorse ore i due Comuni confinanti di Varano de’ Melegari e Fornovo di Taro. Due casette dell’acqua, installate da Montagna 2000 Spa, sono state danneggiate da ignoti e l’utilizzo delle stesse è stato compromesso. In entrambi i casi, è evidente il tentativo dei responsabili di forzare le gettoniere, ma è probabile che si sia trattato di un gesto fine a se stesso, in quanto non è possibile in alcun modo scassinare il macchinario ed accedere alle monete depositate all’interno. Ad escludere ulteriormente l’ipotesi del tentativo di furto concorre anche il trattamento “di favore” riservato alla casetta di Fornovo, dove al pannello è stato addirittura dato fuoco, causando ulteriori disagi.
Montagna 2000, società che si occupa del servizio idrico integrato nelle valli del Taro e del Ceno, condanna con forza questi episodi che creano, oltre che un danno economico, un’offesa all’intera comunità che non può usufruire di un bene pubblico. Attualmente le due casette sono in fase di manutenzione e la società si impegna e auspica di ripristinare il servizio il prima possibile, ma la sostituzione degli elementi vandalizzati potrebbe richiedere tempi di consegna più o meno lunghi: la presenza di semiconduttori, il cui settore è in crisi, obbliga ad affrontare la questione con pazienza e con la dovuta cautela.
Restano il rammarico e il disappunto per un gesto del tutto evitabile che, come spesso accade, colpisce proprio nei contesti in cui maggiormente ci si sforza per compiere del bene. Le casette dell’acqua hanno infatti il doppio fine di utilità pubblica e sostenibilità ambientale: ci permettono di ridurre i consumi di plastica, evitando la produzione di rifiuti e di anidride carbonica, fornendoci tutti i giorni acqua fresca, naturale o frizzante. Sono sicure e sanificate ad ogni utilizzo. Riconoscendo la validità e l’importanza del proprio progetto, quindi, Montagna 2000 non si fa piegare dall’accaduto e “persegue nel proprio orientamento verso la tutela dell’ambiente e invita tutti i cittadini a utilizzare le casette a disposizione nei propri Comuni“.
